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Quando Iacocca rilanciò le cabriolet

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Fece fare per sé una Chrysler Le Baron: fu un successo.

Lee Iacocca, scomparso il 2 Luglio 2019 a 85 anni, fu un grande manager dell’auto negli USA. Di origini italiane e laureato in ingegneria, fece una brillante carriera in Ford fino al punto di diventare direttore generale. Lanciò modelli di successo come la Mustang, ma per contrasti con il presidente Henry Ford II fu licenziato nel 1978.

Corteggiato a più riprese dai vertici Chrysler, azienda che era sull’orlo della bancarotta, riuscì a risanarla e a lanciare modelli di successo come il Minivan Voyager. Ma quella non fu l’unica idea di successo di Iacocca alla Chrysler, come racconta nel suo libro “Iacocca, una autobiografia” scritto insieme a William Novak (1986, Sperling & Kuepfer editori). Ecco il suo racconto.

“Ora che eravamo fuori pericolo, era giunto il momento di ricominciare a divertirci. Da tempo a Detroit non erano più prodotte auto decappottabili. L’ultima americana era stata la Cadillac Eldorado nel 1976 e l’ultima Chrysler fu la Barracuda nel 1971. Nel 1982 decisi di approfittare della nostra ritrovata prosperità per rilanciare una decappottabile. A titolo di esperimento ne feci costruire a mano una derivata dal modello Le Baron.

La usai durante l’Estate e mi sembrò di essere diventato il pifferaio di Hamelin. Venivo seguito da una coda di Mercedes e Cadillac che si affiancavano a me. I guidatori mi chiedevano che cos’era quella macchina, chi la faceva e dove potevano trovarne una.

Quando mi riconoscevano volevano farmi firmare un contratto di acquisto lì per lì. Un giorno mi fermai nel parcheggio di un supermercato e fui circondato subito da una piccola folla: si sarebbe detto che stavo distribuendo biglietti da 10 Dollari! Ritornai in ufficio e decidemmo insieme ai vertici Chrysler di saltare a piè pari la ricerca di mercato: non ci saremmo arricchiti ma sarebbe stata un’ottima pubblicità.

Ma appena si venne a sapere che stavamo per lanciare una Le Baron decappottabile cominciarono a fioccare contratti da tutto il Paese. Uno degli ordini ci giunse dall’attrice Brooke Shields e le consegnammo la prima auto prodotta in serie a scopo promozionale. Fu subito chiaro che ne avremmo vendute parecchie. E infatti delle 3.000 unità programmate nel consegnammo 23.000 soltanto nel primo anno di produzione. Poco dopo GM e Ford produssero le loro decappottabili. In altre parole la vecchia Chrysler apriva la strada invece di seguire le loro orme.

La decappottabile fu fatta un po’ come diversivo e un po’ per pubblicità. Ma nel 1984 lanciammo un altro modello ideato soprattutto per profitto, il Minivan Voyager e Grand Voyager”. Ma questa è un’altra storia…

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